Secondo l'Europol sono 30mila le persone coinvolte nel traffico di esseri umani

Un esercito di 30mila persone, di varie nazionalità, è coinvolto nel traffico di esseri umani. La cifra è stata fornita in un report da Robert Crepinko, direttore di Europol, l'agenzia Ue finalizzata alla lotta al crimine.

Delle 30mila persone coinvolte, solo 3mila si occupano direttamente della gestione della via di fuga in mare attraverso il Mediterraneo. Gli altri gestiscono le rotte attraverso i Balcani e l'Ungheria, o quello che attraverso l'Asia e l'Africa.

FRONTEX: “IL TRAFFICO DI ESSERI UMANI RENDE PIÙ DELLA DROGA

Secondo Frontex, l'agenzia Ue di controllo delle frontiere, attualmente il traffico di esseri umani, incluso quelli destinati a finire sul mercato del sesso in Europa, "è probabilmente il più redditizio che ci sia", ancora più del contrabbando di armi e droga.

Un esempio lampante è quello di una banda formata da 16 membri, delle più svariate nazionalità, scoperta di recente in Grecia. Questo gruppo è riuscito a far arrivare in Europa via mare, aria e terra, centinaia di siriani fornendo loro anche falsi documenti, realizzando in pochi mesi di attività fino a 7,5 milioni di euro di guadagni.

I SOCIAL MEDIA COME VEICOLO PER I TRAFFICANTI

Un business che sfrutta tutti i mezzi a propria disposizione, compresi quelli digitali. I social media, ad esempio, sono un veicolo importante per farsi pubblicità, proponendo tariffe promettenti per viaggi che si rivelano subito all'insegna di privazioni dei più basilari diritti umani.

LA LOTTA DELL'UNIONE EUROPEA AL TRAFFICO DI ESSERI UMANI

Anche sulla base di questi dati, l'Unione Europea ha deciso di ricorrere alla forza militare per fermare il traffico di esseri umani nel Mediterraneo. Dall'inizio di ottobre, le navi da guerra che partecipano all'operazione Eunavfor Med – la missione dell'Ue per combattere la tratta in mare – saranno autorizzate a fermare le imbarcazioni sospette, ispezionarle e procedere con eventuali arresti.

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