Le nuove mura, i mattoni simbolo di crescita

Un week-end in festa: sabato 4 e domenica 5 febbraio, le porte della missione salesiana di Dakar sono rimaste aperte giorno e notte. Centinaia di persone hanno partecipato alla Kermesse, festa patronale annuale, nella gioia di poter festeggiare Don Bosco e di condividere un momento di gioia con tutti gli amici.

Domenica mattina la messa è stata presieduta dal Cardinale Adrien Théodore SARR, amico dei salesiani e di questa parrocchia: ha incentrato la sua omelia sui giovani e sullo stare accanto a loro, nell’essere come Don Bosco, guida e amico, per aprire nuove opportunità con loro e per loro. Subito dopo la celebrazione il cardinale insieme ai salesiani (il parroco Roberto, il Direttore Juan Carlos e Michel, responsabile della Pastorale Giovanile) hanno inaugurato la costruzione del secondo piano del centro di formazione professionale che attualmente ospita 100 ragazzi. E’ uno dei progetti di Stop Tratta, un intervento concreto per aprire le opportunità dei giovani di Dakar presso il nostro Centro che, attraverso questo ampliamento, potrà aprire le porte ad altri ragazzi desiderosi di formarsi in idraulica, sartoria o cucina.

celebrazione messa festa Don Bosco Dakar

Aumentando il numero di iscritti del CFP, potremo anche offrire una formazione ai tanti ragazzi che stanno meditando la scelta della partenza o che hanno già avuto esperienze di migrazione ma che ora vogliono avere un’opportunità nel loro paese, qui in Senegal. Il Centro offre già corsi di alfabetizzazione francese per i migranti anglofoni che cercano un’opportunità a Dakar prima di prendere la strada dell’Europa e diversi di loro frequentano anche i corsi di formazione professionale per inserirsi nel mercato con nuove competenze.

“VIS, Missioni Don Bosco e i Salesiani credono che per avere alternative qui, dove i ragazzi dei nostri oratori sono nati e cresciuti, bisogna avere delle competenze spendibili sul mercato del lavoro e attraverso la formazione professionale si possono avere queste competenze”.

Mi fa sempre sorridere come le costruzioni nuove si “infilino” nelle foto, come se ci fossero sempre state. Tra qualche giorno nessuno noterà più le gocce d’acqua benedetta sulla cattedra e sulla lavagna, sui libri di francese e sulla mia scrivania: perché diventerà parte della vita che cambia e tutti si abitueranno ai ragazzi in più e ai nuovi corsi. E un fremito d’orgoglio mi percorre: ci abbiamo messo del nostro ed ora “fa parte del paesaggio”.

Il programma Stop Tratta si concretizza così, con dei mattoni, con dei materiali di formazione, con dei CV e dei colloqui che si preparano, per creare vere nuove opportunità per poter dire ad alta voce “amo il mio paese e voglio farcela qui!”.


 

Paola Schinelli, Coordinatore Regionale VIS

Share this post