Che cosa sono i migranti climatici

I migranti non scappano esclusivamente da guerre o da condizioni economiche avverse. Negli ultimi anni, infatti, è cresciuto sempre di più il numero dei migranti climatici, ovvero di quelle persone che si spostano per gli effetti di alluvioni, siccità o altri eventi meteorologici estremi.

I NUMERI: 36 MILIONI DI MIGRANTI CLIMATICI NEL 2015

I numeri del fenomeno crescono costantemente. Avvenia, uno dei maggiori player italiani nell’ambito dell’efficienza energetica e della sostenibilità ambientale, ha stimato che nel 2015 i cambiamenti climatici hanno provocato lo spostamento di oltre 36 milioni di persone del mondo, con un aumento del 100% rispetto alla media dei 5 anni precedenti.

Un dato destinato ad aumentare. Entro il 2050, continua il report, senza adeguate politiche di efficientamento energetico, si potrebbe arrivare a un numero record di 200 milioni di migranti climatici.

IL RAPPORTO TRA CLIMA E MIGRAZIONI

Eventi come l’aumento delle temperature, l’innalzamento del livello dei mari causato dalla fusione dei ghiacciai o il cambiamento della frequenza e dell’intensità delle piogge, inoltre, porteranno anche a una maggiore competizione per il controllo e l’utilizzo delle risorse naturali tra le popolazioni dei Paesi in via di sviluppo, causando conflitti e un ulteriore aumento delle migrazioni.

WWF: TRA IL 2008 E IL 2014 OLTRE 157 MILIONI DI MIGRANTI CLIMATICI

A supporto dei dati di Avvenia,  il rapporto “Migrazioni e cambiamento climatico” a cura di CeSPI, FOCSIV e WWF Italia, rivela come, dal 2008 al 2014, oltre 157 milioni di persone sono state costrette a spostarsi per eventi metereologici estremi (dati IDMC - Internal Displacement Monitoring Centre). Sono diventati, in altre parole, migranti climatici.

A essere colpite, continua il documento, tutte le attività economiche umane, a partire dall’agricoltura. Le conseguenze riguardano, naturalmente, il soddisfacimento dei bisogni elementari, una delle molle principali per le migrazioni.

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