L'Etiopia è luogo di destinazione e transito per rifugiati, richiedenti asilo e altre persone che fuggono dalle persecuzioni, la maggior parte dei quali provenienti dai Paesi vicini, in particolare Sud Sudan, Eritrea e Somalia. Il Tigray, la Regione oggetto dell’intervento, registra tensioni transfrontaliere con l'Eritrea, ospita quattro campi profughi e un elevato numero di rimpatriati, specialmente dai Paesi del Golfo. I quattro campi della Shire hanno una popolazione di rifugiati prevalentemente di etnia Tigrinya/Tigray.
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L’obiettivo generale del progetto è contribuire alla prevenzione della migrazione irregolare nelle aree più vulnerabili dell’Etiopia.
L’intervento ha l’obiettivo di promuovere il miglioramento dei servizi di accoglienza e protezione, l’accesso a servizi sanitari di qualità, il rafforzamento del sistema educativo, il miglioramento e la diversificazione degli strumenti di livelihood, il rafforzamento dell’empowerment femminile e il miglioramento dell’impatto ambientale a favore dei rifugiati eritrei presenti nei campi di Mai- Ayni, Adi Harush e Itsas, e delle popolazioni ospitanti nelle woreda limitrofe di Selemti (in particolare la città di Mai-Tsebri) e Asegede Tsmbla, oltre alla città di Shire per quanto riguarda la sola componente sanitaria.
Emergency
Capacity Building
Migrazione
Protezione (rifugiati, sfollati, minoranze, migranti, altro), tutela e inclusione dei minori: miglioramento delle strutture ricettive dei servizi di accoglienza e protezione.
Salute: miglioramento della qualità e accesso ai servizi sanitari nei campi di May Ani e Adi Arush e negli ospedali di Mai Tsebri e di Shire.
Educazione: rafforzamento del sistema educativo dei campi di Mai-Ayni e Adiharush e delle comunità ospitanti nella woreda di Tselemti.
Sostegno allo sviluppo endogeno, inclusivo e sostenibile, del settore privato: miglioramento e diversificazione degli strumenti di livelihood nei campi di May-Aini, Adi Arush e Itsas e nella comunità ospitante delle woreda di Tselemti e Asegede Tsmbla.
Sostegno allo sviluppo endogeno, inclusivo e sostenibile, del settore privato (esclusivamente riferito a beneficiari di sesso femminile): rafforzamento delle capacità di autodeterminazione delle donne incrementandone il potere sociale ed economico.
Acqua, igiene, ambiente, territorio, gestione risorse naturali, cambiamenti climatici: mitigazione dell’impatto ambientale dei campi.