Cosa è emerso dal vertice Ue-Africa di Malta
L’Europa e la gestione dei flussi migratori dall’Africa. È stato questo il tema centrale del vertice che si è concluso ieri, giovedì 12 novembre, a La Valletta, capitale di Malta. Ecco i punti chiave del vertice.
IL PIANO D’AZIONE: STOP ALLA MIGRAZIONE ILLEGALE
Il Piano d'Azione firmato a Malta dai leader africani ed europei (con eccezione di Gran Bretagna, Polonia, Portogallo e Irlanda) riguarda proposte da concretizzare entro il 2016. In primo luogo, c’è il contrasto al traffico di esseri umani ma anche un accordo con i leader africani affinché riprendano i loro cittadini emigrati illegalmente in Europa.
I have concluded the #VallettaSummit on migration. Political Declaration and Action Plan unanimously adopted
— Donald Tusk (@eucopresident) 12 Novembre 2015
Inoltre, saranno messi in campo progetti per aumentare l'occupazione nelle zone di origine e transito dei migranti nell'Africa orientale, occidentale e settentrionale e saranno raddoppiate le borse di studio per studenti e ricercatori africani grazie al programma Erasmus. Inoltre saranno aperti canali legali di immigrazione destinati a figure professionali che possono essere di aiuto nel mercato del lavoro europeo.
Per quanto riguarda i profughi, Bruxelles intende stabilire programmi regionali di sviluppo e protezione nel Corno d'Africa e nel Nord Africa e istituire un team contro il traffico degli esseri umani in Niger.
LA VALLETTA, IL TRUST FUND EUROPEO PER LO SVILUPPO
Il summit si è concluso con la firma del cosiddetto Trust Fund europeo per lo sviluppo dell'Africa. Sul piatto ci sono 78,2 milioni di euro messi in campo dai singoli paesi dell’Ue, da aggiungere a 1,8 miliardi dalla Commissione europea.