Il mare negli occhi, una mostra-evento tra accoglienza e migranti
Si è appena conclusa a Torino Valdocco la mostra-evento "Il mare negli occhi" che racconta i due volti delle migrazioni, quello dell'accoglienza e al contempo le testimonianze dei migranti. L’installazione fotografica “IL MARE NEGLI OCCHI” è un reportage di Riccardo Lorenzi dell’ottobre 2014 nell’isola di Lampedusa.
80 miglia dalle coste della Tunisia, 130 miglia dalle coste della Sicilia: tutti conoscono l’isola di Lampedusa, ma pochi le storie e le vite dei suoi abitanti. Tutti hanno in mente i volti dei migranti che vi approdano quotidianamente, ma nessuno i volti di chi sull’isola ci vive ogni giorno. Uomini e donne che hanno negli occhi la consapevolezza che ogni giorno, dal porto o da uno scoglio, arrivano persone da accogliere, perché non si piò abbandonare in mare chi ha bisogno di aiuto. I due volti dell’accoglienza hanno occhi che sono capaci di vedere lontano, che guardano e vengono guardati: sono i volti di chi non ha intenzione di arrendersi.
Lorenzi a Lampedusa ha incontrato il comitato “Le mamme di Lampedusa”, il cui obiettivo è quello di garantire il rispetto dei diritti dei bambini, in particolare del diritto allo studio in sicurezza. Da quest’incontro nasce l’idea di realizzare degli scatti in giro per l’isola, di fare ritratti fotografici delle persone del luogo, raccontate in questa esposizione.
Il mare è negli occhi dei migranti che, costretti a lasciare i loro paesi per fuggire da miseria, povertà e, in tanti casi, da guerre e persecuzioni, decidono di affrontare il Mediterraneo in cerca di condizioni di vita migliori. Non solo l’arrivo, ma anche la partenza e il tragitto dei migranti sono legati a violazioni dei diritti umani fondamentali. Il deserto del Sahara e il Mar Mediterraneo stanno diventando due grandi cimiteri, di sabbia e acqua.
Missioni Don Bosco e Vis - Volontariato Internazionale per lo Sviluppo hanno voluto accogliere l’appello di Papa Francesco perché la comunità internazionale superi l’indifferenza globale di fronte alle stragi di cui sono vittime i migranti. Con la campagna STOP TRATTA, hanno avviato in modo congiunto nei paesi dell’Africa Subsahariana un ampio programma di sensibilizzazione perché chi decide di partire sia informato sui gravi rischi che affronterà durante il viaggio e chi vuole restare abbia opportunità concrete, attraverso progetti di sviluppo specifici e grazie al volontariato e al sostegno delle missioni salesiane.
Le storie di chi è sopravvissuto alla traversata del Mediterraneo – e prima ancora a quella del deserto – sono raccolte nel documentario “La tratta dei migranti” e restituite in questo percorso espositivo. Per ricordarsi che “qui si tratta di esseri/e umani”.