Cosa c'è da sapere sugli ultimi sbarchi di migranti in Italia
Nelle ultime ore, sono sbarcati in Italia circa 2.000 migranti. Nel primo pomeriggio di ieri, è arrivata al porto di Reggio Calabria la nave Aviere della Marina Militare, con a bordo 591 persone, tra cui un morto, una donna incinta e 151 minori. Sempre nella giornata di ieri, la nave Aliseo ha invece soccorso 121 migranti che si trovavano su un gommone, che sono stati trasbordati sulla nave Siem Pilot di Frontex.
Aggiornamento: La Marina Militare ha comunicato di aver soccorso, nella giornata di oggi 18 marzo, 486 migranti al largo del Mar Mediterraneo.
Secondo l'Unhcr, dall'inizio dell'anno circa 12.000 migranti sono sbarcati in Italia dalla Libia: il 26% in più rispetto allo stesso periodo del 2015. La rotta che queste persone percorrono è quella del Mediterraneo Centrale, che attraversa il Niger, corridoio dal quale si accede alla Libia, da dove il viaggio spesso prosegue verso l'Italia. Il percorso segue l'antico tragitto carovaniero via Agadez e Dirkou alla volta di Madama per poi entrare in Libia nei pressi del posto frontaliero di Toummo e risalire alla volta dell'oasi di Sebha in direzione di Tripoli.
LO SCENARIO: L'ITALIA E LA NUOVA ROTTA
Da qualche settimana, sui media internazionali si parla della possibilità che l'Italia possa essere interessata da un nuovo e imponente flusso di migranti, dato la chiusura della rotta balcanica. Di questa evenienza, ha parlato, tra gli altri, il centro studi Stratfor, in un articolo intitolato L'Italia sarà la prossima Grecia?. Nello studio, si esaminano rischi e scenari di un eventuale nuovo flusso di migranti verso il nostro Paese.
Secondo Stratfor, i punti di ingresso sarebbero due: le coste adriatiche della Puglia - dalla Grecia, passando per l'Albania - e le coste siciliane e di Lampedusa, parte della cosiddetta “rotta mediterranea”, che già in questi giorni è tornata ad essere molto frequentata.
IMMIGRAZIONE IN EUROPA, IL CONSIGLIO UE E L'ACCORDO CON LA TURCHIA
Intanto, è in corso il Consiglio europeo per decidere dell'accordo tra Ue e Turchia sull'immigrazione in Europa. L’idea alla base è di riportare in Turchia tutti i migranti, compresi i profughi siriani, entrati illegalmente in Grecia negli ultimi mesi.