Dai banchi di scuola al mercato del lavoro: a Dakar si insegna a credere nel futuro
Giovedì 14 e venerdì 15 luglio il centro Don Bosco di Dakar si è illuminato, si è riempito di sorrisi, di orgoglio, di speranze per il futuro.
Si è concluso l'anno scolastico, e trenta ragazzi hanno ricevuto un attestato, che indica la fine della loro formazione, che indica il primo passo nel mondo nel lavoro. Che indica che, insieme, si può fare, si può crescere.
I due anni a scuola non sono stati privi di difficoltà, certo. I giovani studenti sono stati però sempre incoraggiati a essere bravi studenti, bravi cittadini, buoni credenti. Parole come auto impiego e imprenditoria hanno assunto un nuovo significato, più chiaro, più reale. Credere in se stessi, nelle proprie capacità: questo è quello che, prima di tutto, hanno imparato sui banchi di scuola.
Salesiani, insegnanti e studenti si sono uniti per festeggiare e celebrare questo importante traguardo. Agli alunni che si sono distinti per il loro impegno e comportamento VIS ha consegnato dei premi, per incoraggiarli a non arrendersi, a continuare a lottare per costruire un futuro.
Alla consegna dei diplomi ha partecipato anche un funzionario del Ministero del Lavoro: ai ragazzi ha voluto ricordare l'importanza della formazione professionale, attività chiave per la società e per lo sviluppo del paese.
E VIS e Missioni Don Bosco investono, lottano e lavorano per questo: per garantire ai ragazzi una formazione professionale adeguata nell'idraulica, nella cucina e nella sartoria, che consenta loro di lavorare, di contribuire alla crescita e allo sviluppo del proprio paese.
L'emozione più grande? Vedere i lavori realizzati dai ragazzi dell'ultimo anno; in quella stoffa, in quei tessuti, c'è tutta la loro voglia di fare, di crescere, di non arrendersi.
E mentre questi primi eccezionali trenta ragazzi inizieranno un tirocinio formativo, di avvio al lavoro pratico, VIS e Missioni Don Bosco avvieranno la costruzione del secondo piano della scuola, per aumentarne la capacità di accoglienza, per fornire strumenti e spazi più adeguati alla formazione, per ampliare i corsi e le materie di studio. Per permettere a tutti di studiare, di imparare un mestiere.
Di credere nel futuro.
Si ringrazia Michel Metanmo, operatore VIS in Senegal, per il racconto e per le fotografie.