Immigrazione in Europa, Mattarella: "I muri sono zavorre"
"I muri sono una zavorra che appesantisce il cammino". Le parole sono del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a Torino all'Italian German High Level Dialogue, in riferimento agli ultimi aggiornamenti sull'immigrazione in Europa. In particolare, il capo dello stato ha parlato della possibile costruzione di una barriera al Brennero, al confine tra Austria e Italia.
IMMIGRAZIONE IN EUROPA, I MURI E IL RITORNO DI SCHENGEN
"Sono lieto che il rappresentante della Commissione ieri abbia pronunciato parole chiare su quanto sta avvenendo al Brennero - - ha continuato Mattarella -. Tornare indietro da Schengen sarebbe un atto di autolesionismo, per tutti". Nella stessa direzione si era schierato, qualche giorno fa, Papa Francesco, che aveva chiesto di "rimuovere i muri, non solo quelli in senso figurato ma anche quelli della triste realtà".
Dire no alle barriere, secondo il presidente Mattarella, non è solo un dovere morale. "Non basteranno i muri e le barriere a proteggerci - ha aggiunto - se l'Europa non farà passi avanti come progetto comune. Abbiamo lavorato settant'anni per abbattere i muri che dividevano l'Europa: non lasciamo che rinascano, creando diffidenze e tensioni laddove, al contrario, servono coesione e fiducia. Inoltre, non possiamo lasciare senza risposte le migliaia di donne e uomini che fuggono da guerra e violenze".
COSA STA SUCCEDENDO IN GRECIA
Resta tesa, intanto, la situazione a Idomeni, al confine greco-macedone. Nuovi scontri sono scoppiati tra la polizia macedone e i migranti bloccati che hanno tentato di scavalcare il recinto al confine con la Grecia. Le autorità greche riferiscono che i poliziotti hanno sparato gas lacrimogeni e granate assordanti per scoraggiare un gruppo di 30 persone che cercava di scavalcare la recinzione di filo spinato con l'uso di coperte. Al momento non si segnalano feriti.
Per approfondire: Cosa c'è da sapere su Idomeni
Sabato 16 aprile, a Lesbo arriverà Papa Francesco. La sua missione sarà, nelle sue parole, "esprimere vicinanza e solidarietà sia ai profughi sia ai cittadini di Lesbo e a tutto il popolo greco, tanto generoso nell'accoglienza".