"Immigrazione in Europa, l'Ue sta perdendo se stessa"

"Nell'emergenza immigrazione in Europa stiamo perdendo noi stessi. I bambini morti nel Mar Egeo sono uno scandalo che chiama in causa la solidarietà di un continente intero, in cui crescono barriere ed egoismi". A parlare è Filippo Grandi, da gennaio il nuovo Alto commissario Onu per i rifugiati, in un'intervista rilasciata a Vladimiro Polchi su Repubblica.

Nell'articolo, Grandi si sofferma in particolare sui limiti che l'Unione Europea, e i paesi dell'Ue, stanno mostrando nel gestire l'immigrazione in Europa. "Cominciamo a vedere sempre più sbarramenti e muri che ci preoccupano molto. L'Europa sta abdicando a un ruolo di guida internazionale e sta mettendo in discussione il suo stesso progetto originario. I rifugiati sono ambasciatori che stanno lì a ricordarci che nessuna guerra è così lontana da noi tanto da non riguardarci".

Ma quali sono le responsabilità precise dell'Unione Europea? "L'Ue - spiega Grandi - ha preso degli impegni che non sta mantenendo. Gli hotspot per l'identificazione di chi arriva non sono ancora in funzione, così come i ricollocamenti, a oggi fermi. L'Europa è diventata un'autostrada e questo disordine allarma l'opinione pubblica". 

CHI È FILIPPO GRANDI, L'ALTO COMMISSARIO ONU PER I RIFUGIATI

Filippo Grandi, 58 anni, è un diplomatico milanese laureato in filosofia, da trent’anni è impegnato nella cooperazione internazionale e da 27 funzionario delle Nazioni unite. La sua carriera è iniziata nel 1984 come volontario del Catholic Relief Service nella Thailandia nord orientale. Dal 1988 al 2004, ha lavorato nell’Unhcr sia al quartier generale di Ginevra come capo di gabinetto degli alti commissari Ruud Lubbers e Sadako Ogata che sul campo in Paesi come Sudan (nel Gedaref), Iraq dopo la prima guerra del Golfo, Afghanistan e nella regione dei Grandi Laghi in Africa Centrale. Nell’ottobre 2005 si era trasferito in Medio Oriente come vice Commissario generale dell’Agenzia per il Soccorso e l’Occupazione (Unrwa), agenzia di cui nel 2010 ha preso il timone. 

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