Immigrazione in Europa, nasce la guardia costiera Ue

Arrivano i primi risultati dai summit di questi giorni a tema immigrazione in Europa. I ministri degli Interni dell'Ue hanno infatti approvato il progetto di istituzione di una Guardia costiera e di frontiera europea per una migliore gestione dei confini esterni dell'Ue. Un via libera che apre le porte ai negoziati con il Parlamento europeo: il voto finale è atteso entro giugno, per un ingresso in servizio previsto per settembre.

COME FUNZIONERÀ LA GUARDIA COSTIERA EUROPEA

Questi mesi serviranno per definire gli aspetti più tecnici dell'intesa. "Punto centrale del nuovo sistema di gestione delle frontiere esterne è l'istituzione di un un ufficio europeo per i rimpatri - ha detto il ministro dell'Interno, Angelino Alfano -. Il rimpatrio diventa l'elemento centrale della strategia europea, ed è importante perché conferma l'approcio comune della gestione dei flussi dei richiedenti asilo". L'ufficio per i rimpatri, insomma, dovrà essere creato all'interno della struttura della Guardia costiera e di frontiera, e ogni Paese avr, in base all'accordo, "punti di contatto nazionali" per lavorare in coordinamento con l'ufficio centrale. 

La guardia costiera e di frontiera europea riunirà l'Agenzia europea per la guardia costiera e di frontiera istituita da Frontex (l'agenzia Ue per il controllo delle frontiere esterne) e le autorità degli Stati membri responsabili della gestione delle frontiere. La nuova Guardia costiera e di frontiera avrà una squadra di intervento "rapido" di guardacoste.

L'IMMIGRAZIONE IN EUROPA E IL MIGRATION COMPACT

La decisione è arrivata pochi giorni dopo la proposta del nostro Paese per un piano per la gestione dei flussi lungo la rotta mediterranea. Il migration compact, questo il nome della strategia, prevede intese con i Paesi di origine e di transito, in particolare quelli africani, da finanziare con strumenti innovativi come i bond Ue-Africa.

Per approfondire: Cosa prevede il migration compact

"L'Italia crede nella solidarietà - ha detto il Premier Matteo Renzi ieri, 21 aprile, all'Assemblea generale Onu a New York -, i nostri uomini hanno salvato molte persone e continueremo a salvare vite anche da soli, ma la solidarietà non è da sola la soluzione. Noi continuiamo a pensare che ci sia bisogno di una strategia molto efficiente: non si può pensare che l'unico modo per ridurre le migrazioni sia lasciar soli i singoli paesi".

Share this post