Rettor Maggiore in Ghana: il racconto di Don Silvio Roggia

Il Rettor Maggiore dei Salesiani Don Ángel Fernandez Artime è arrivato in Ghana la sera del 4 febbraio, accolto da un vero e proprio bagno di folla all’Aeroporto internazionale Kotoka.

Il Ghana ha la reputazione storica di essere la nazione che ha ‘aperto la strada’. Il 6 marzo 1957 è stata la prima a guadagnare la sua indipendenza dal potere coloniale e, alcuni anni dopo, la prima a dare i natali a un leader delle Nazioni Unite, Kofi Annan.

Il Ghana è anche stata la nazione con il più alto numero di schiavi strappati alla propria terra per essere mandati negli Stati Uniti. Più di 11 milioni di persone sono state portate via e non sono mati tornate a casa.

Dopo la Nigeria, il Ghana è lo stato del West Africa con il maggior numero di migranti che cercano di raggiungere le coste dell’Europa attraverso la terribile strada che passa per il deserto, la Libia e il Mar Mediterraneo.

Spinti dall’appello di Don Angel ad essere presenti e a spingere i nostri cuori, le nostre energie e la nostra fantasia dove ‘dove i giovani bisognosi ci sfidano con il loro dolore’, i Salesiani in Ghana sono al fianco di bambini e giovani vittime di traffico di esseri umani, una moderna forma di schiavitù, non meno violenta di quelle del passato.

Il Child Protection Center di Ashaiman, visitato da Don Angel il 6 febbraio, sta dando rifugio, sostegno e opportunità per il futuro dei bambini che sono stati messi in salvo da ogni forma di traffico di esseri umani. Nel giro di pochi mesi, abbiamo potuto vedere una sorta di ‘resurrezione’: hanno riguadagnato il sorriso, dopo tutto ciò di terribile che hanno passato. Tra gli obiettivi del centro, c’è anche il ritorno alle famiglie e il reinserimento in un programma di educazione scolastica: alcuni di loro non erano mai entrati in una classe.

Allo stesso tempo, è in corso una campagna di sensibilizzazione per i giovani maggiormente attratti dalla migrazione illegali, specialmente nella Brong Ahafo Region, a Nord del Paese. Attraverso testimonianze di chi è sopravvissuto al viaggio ed è tornato a casa, spot video e radio, articoli sui giornali locali, incontri nelle scuole e nei villaggio, l’AFW Project Development Office e il Don Bosco Youth Network, in collaborazione con VIS e Missioni Don Bosco, stanno raggiungendo migliaia di giovani, creando consapevolezza sui reali rischi della migrazione illegale e il traffico di esseri umani. Stiamo raccontando anche le opportunità che ci saranno nella loro terra: la seconda parte della campagna Stop Tratta riguarda proprio la creazione di alternative, per spingere i giovani a costruirsi il futuro qui in Ghana.

La visita di Don Angel in Ghana arriva alle radici del fenomeno della migrazione e rappresenta il giusto modo per operare in risposta a un cambiamento epocale nella storia dell’umanità. ‘Non possiamo fermare il vento con le mani’, dice un proverbio africano. Ma possiamo ascoltare il vento e interpretare i segni del tempo, provando a essere misericordiosi con quelle persone cadute vittima dell’inumana rete dei trafficanti. Ma, più di ogni altra cosa, dobbiamo trovare, in piena ispirazione alla nostra filosofia della prevenzione, un modo efficace per evitare che tanti altri finiscano vittima di questa terribile schiavitù. E dobbiamo farlo qui, ora, alla radice del problema.

Don Silvio Roggia, missionario salesiano in Ghana

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