Migranti, l’impegno della Chiesa Cattolica europea
La tragedia dei migranti ha scosso l’Europa. E la Chiesa Cattolica del Vecchio Continente si è fatta trovare in prima linea. A tracciare la strada è stato Papa Francesco, che ha più volte invitato le autorità ecclesiastiche a farsi trovare pronte, a rappresentare un rifugio sicuro per le persone arrivate in Europa dopo un terribile viaggio attraverso l’Africa, i Balcani o il Mar Mediterraneo.
IL CARDINALE SCHONBORN IN AUSTRIA
In prima linea, in queste ultime settimane, c’è stato sicuramente il cardinale viennese Christoph Schönborn, che si è recato al confine tra Austria e Ungheria per accogliere i profughi che passavano il valico di frontiera di Nicklesdorf Burgenland. “Si può vedere in faccia alla gente il sollievo per essere arrivati qui – ha detto l’austriaco -. È scandaloso che alcuni paesi confinanti con l’Austria che hanno un millesimo del numero dei profughi che ci sono in Austria non li accettino”.
L’APPELLO DEL CCEE: “UNA DEBOLEZZA DEL SISTEMA EUROPEO”
“Siamo di fronte ad una debolezza di tutto il sistema europeo – gli ha fatto eco Padre Luis Okulik, segretario della Commissione `Caritas in Veritate´ del Ccee (Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee) -. La tendenza di alcuni governi ad autogestire in modo molto drastico e chiuso queste emergenze crea molte difficoltà per l'insieme dei paesi membri. Il fatto che i paesi più esposti, perché più vicini ai confini extraeuropei, debbano subire il maggior peso non è un principio di rispetto degli accordi della comunità europea”.
LA LETTERA DEL RETTOR MAGGIORE DON ANGEL FERNANDEZ ARTIME
Sul tema è intervenuto anche il Rettor Maggiore dei Salesiani Don Angel Fernandez Artime con una lettera inviata alle Ispettorie d'Europa. Nel documento, viene sottolineata la necessità di “accogliere nelle nostre opere famiglie di migranti”, prestando “particolare prestiamo attenzione ai minori non accompagnati e ai giovani”.
L’APPELLO DALLA SIRIA: “MAI PIÙ LA GUERRA”
Dalla Siria, uno dei paesi al centro dell’ondata di migrazioni di queste settimane, il patriarca della Chiesa cattolica greco-melkita, Gregorio III Laham, ha invece posto l’attenzione su quanto c’è da fare nei paesi da cui i migranti partono. “Il punto centrale non è accogliere e ospitare i profughi, ma è fermare il conflitto alle radici. Tutti devono essere coinvolti, dall’Occidente alle nazioni arabe, dalla Russia agli Stati Uniti. Questo è ciò che aspettiamo, la pace”.