Contrastare la migrazione irregolare insieme agli Etiopi
In Tigray Stop Tratta sta lavorando parallelamente su due fronti: da una parte formazione professionale e creazione di attività generatrici di reddito, dall’altra e in sinergia con la prima attività di sensibilizzazione sui rischi della migrazione irregolare.
Relativamente alla componente sensibilizzazione, seguita dal CISP, si è conclusa con successo pochi giorni fa la seconda sessione trimestrale del Forum di Riflessione sulle migrazioni. Il progetto è finanziato dall'Agenzia Italiana per la Cooperazione e lo Sviluppo (AICS).
Il Forum, strutturato su tre sessioni (della durata di due giorni) strettamente correlate e i cui partecipanti sono selezionati tra imprenditori locali, leader religiosi, rappresentanti governativi, insegnanti, professori universitari, studenti, rappresentanti del settore bancario, professionisti, rappresentanti della società civile e del sistema cooperativo, si propone di avviare una riflessione sul ruolo comunitario e sulle responsabilità individuali nel contrasto alla migrazione irregolare, fornendo al contempo uno spazio di discussione funzionale alla valutazione del progetto nel suo complesso. Riguardo a questo ultimo aspetto infatti, l’evento può essere considerato come una sintesi delle diverse “anime” dell’intervento e, al contempo, il punto di partenza per lo sviluppo di nuove idee e proposte concrete nell’approccio a una problematica globale.
Durante questa sessione, che ha registrato una partecipazione particolarmente interessata e propositiva di circa 80 rappresentati della società locale, ogni ONG ha rappresentato lo stato di avanzamento delle diverse attività di progetto; questo fatto ha reso possibile un costruttivo dibattito circa le metodologie adottate e le possibili modifiche in senso migliorativo. In generale una particolare enfasi è stata data alla strategica collaborazione e al ruolo che ogni partecipante può svolgere nel proprio ambito della società.
Senza tale contributo infatti, qualsiasi tipo di intervento sarebbe, in un’ottica di reale cambiamento, nient’altro che una goccia nel mare.