La tratta di esseri umani in Etiopia e quelle vittime invisibili

La tratta di esseri umani, in Etiopia, è una realtà concreta. Uno stato di cose per cui, però, non esistono dati affidabili: le vittime, mai come in questo caso, restano invisibili. Non hanno un nome, ma non hanno nemmeno dei numeri che, in qualche modo, possano identificare la portata del fenomeno.

IL TRAFFICO DI ESSERI UMANI IN ETIOPIA

Eppure, la tratta di esseri umani è ormai un business riconosciuto nel Paese. Coinvolge in particolare le donne, attirate da promesse di una vita agiata, con buoni posti di lavoro e stipendi elevati. Promesse che si rivelano quasi subito nient’altro che inganni.

Per approfondire: Che cos'è il traffico di esseri umani

In Etiopia, il traffico segue direttrici che portano dalle aree rurali a quelle urbane del Paese o, in particolare, verso il Medio Oriente. Donne e bambini utilizzano in particolare la scusa di visite temporanee, turistiche e religiose per cercare lavoro e rimanere nel paese di destinazione. Ma una volta all’interno sono vittime di varie forme di abuso e sfruttamento, dal divieto di contatto con i familiari a lunghi orari di lavoro fino a percosse e addirittura detenzione in carcere.

LA PERCEZIONE DEGLI ETIOPI

Nonostante questo, la migrazione continua a essere vista in modo positivo dagli etiopi. Del resto, le informazioni mancano e le fonti che vengono utilizzate per avere informazioni sul viaggio sono spesso inaffidabili o confuse. Una situazione che fa sì che siano spesso le famiglie a spingere i giovani a emigrare.

 

LA SOLUZIONE: INFORMARE PER COMBATTERE LA TRATTA

Tuttavia, secondo uno studio condotto dal Regional Mixed Migration Secretariat (RMMS), i migranti rimpatriati dichiarano di aver subito violazioni dei diritti umani e deprivazioni, soprattutto in Yemen e in Arabia Saudita.

Allo stesso tempo lo studio sottolinea come molti potenziali migranti sostengano che cambierebbero idea sul fatto di utilizzare percorsi irregolari e clandestini se ricevessero informazioni approfondite e attendibili relative alla protezione e alla sicurezza sul viaggio. Ciò dimostra, se mai ve ne fosse bisogno, come vi sia una reale necessità di una comunicazione maggiore e più esaustiva per evitare di cadere nella rete della tratta internazionale.

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