Cosa ha detto Papa Francesco sui migranti
“Gesù, Maria e Giuseppe hanno sperimentato che cosa significhi lasciare la propria terra ed essere migranti”. È il 24 settembre del 2013 e a parlare è Jorge Mario Bergoglio, da circa 6 mesi Papa Francesco. Il Pontefice parla dei migranti, li paragona alla Sacra Famiglia, invitando i fedeli a “superare pregiudizi e precomprensioni“.
PAPA FRANCESCO E I MIGRANTI
Sono le basi di un Pontificato che ha fatto dell’attenzione nei confronti degli ultimi un impegno concreto e costante. Papa Francesco parla in particolare di migrazione con frequenza ed enorme incisività. A dicembre del 2013, il Santo Padre invita ancora una volta i fedeli a lasciarsi alle spalle pregiudizi e incomprensioni. “Quasi ogni giorno, la televisione e i giornali danno notizie di profughi che fuggono dalla fame, dalla guerra, da altri pericoli gravi, alla ricerca di sicurezza e di una vita dignitosa per sé e per le proprie famiglie. In terre lontane, anche quando trovano lavoro, non sempre incontrano accoglienza vera, rispetto, apprezzamento dei valori di cui sono portatori. Le loro legittime aspettative si scontrano con situazioni complesse e difficoltà che sembrano a volte insuperabili”.
Preghiamo per avere un cuore che abbracci gli immigrati. Dio ci giudicherà in base a come abbiamo trattato i più bisognosi.
— Papa Francesco (@Pontifex_it) 8 Luglio 2013
LA TRATTA DI ESSERI UMANI: “UNA PIAGA VERGOGNOSA”
Ma al centro delle attenzione di Papa Francesco non ci sono solo i migranti. O meglio, non solo un singolo aspetto del problema. A settembre del 2014, presentando la giornata mondiale del migrante e del rifugiato, il Pontefice prende posizione contro la tratta di esseri umani, invitando i governi a “una lotta più incisiva contro il vergognoso e criminale traffico di esseri umani, contro la violazione dei diritti fondamentali, contro tutte le forme di violenza, di sopraffazione e di riduzione in schiavitù”.
Sul tema, il Santo Padre torna a febbraio del 2015, in occasione della Giornata di preghiera contro la tratta di persone, ricordando le donne e i bambini “schiavizzati, sfruttati, abusati come strumenti di lavoro o di piacere” e auspicando “che quanti hanno responsabilità di governo si adoperino con decisione a rimuovere le cause di questa vergognosa piaga, indegna di una società civile”.
LE TRAGEDIE IN MARE: “RESPINGERE I MIGRANTI? UN ATTO DI GUERRA”
Le parole del Papa sono risuonate anche in occasione delle ultime tragedie che hanno coinvolto migranti tra Mar Mediterraneo ed Europa orientale. Il 7 agosto 2015 Francesco ha sottolineato come “respingere i migranti sia un atto di guerra”.
Il 7 settembre, Papa Francesco ha lanciato alle parrocchie di tutta Europa un invito chiaro. "Ogni parrocchia accolga una famiglia di profughi. Lo faranno per prime le due parrocchie del Vaticano. Cominciamo dalla mia diocesi di Roma".
[IT] I profughi si trovano spesso privi, a volte per lungo tempo, di beni primari: un’abitazione dignitosa, l’assistenza...
Posted by Papa Francesco I - Jorge Mario Bergoglio on Lunedì 1 dicembre 2014
“I MIGRANTI? RINGIOVANISCONO NONNA EUROPA”
"La grande sfida per l'Europa è tornare ad essere la madre Europa". Una madre che, a causa della crisi, è diventata nonna. Il 14 settembre Papa Francesco è tornato a parlare di migranti in un'intervista a Radio Renascenca, ricordando che “quando c'è uno spazio vuoto, la gente cerca di riempirlo: se un paese non ha figli, i migranti vengono ad occuparne il posto".
"NON ABBANDONIAMO I PROFUGHI IN VIAGGIO VERSO L'EUROPA"
Papa Francesco è tornato sulla tragedia dei migranti, e in particolare su quelli in viaggio sulla rotta balcanica, nell'Angelus del 25 ottobre. "I profughi in marcia sulle strade d'Europa, sofferenti, sradicate dalle loro terre sono state presenti con noi nel Sinodo - ha detto il Pontefice -. Queste persone in cerca di dignità e di pace restano ancora con noi, la Chiesa non le abbandona, perché fanno parte del popolo che Dio vuole liberare dalla schiavitù e guidare alla libertà".
ATTENTATI A PARIGI: "NIENTE PORTE BLINDATE NELLA CHIESA"
Dopo i terribili attentati di Parigi, nell'Angelus del 18 novembre il Papa ha invitato tutti a non avere paura dell'altro. Il Giubileo è vicino e, ha detto il Pontefice, "davanti a noi sta la grande porta della misericordia: si chiama Gesù. Coraggio, apriamo le nostre porte e usciamo per andare incontro agli altri".
DICEMBRE 2015: "NON SI POSSONO PERDONARE LE STRAGI IN MARE"
"Non è facile perdonare le stragi in mare". Lo ha detto Papa Francesco il 6 dicembre, in collegamento web con Assisi, invitando i fedeli "ad aprire il cuore della misericordia e del perdono". Il Pontefice ha rivolto il suo ringraziamento alle donne e agli uomini della Guardia Costiera, che ha definito "seminatori di speranza". Poi l'accensione simbolica del presepe davanti alla Basilica,fatto con una barca per migranti.