Quanti sono gli immigrati in Italia? 10 numeri che raccontano il fenomeno nel nostro Paese

Oltre 5 milioni di stranieri. Ecco quanti sono gli immigrati residenti in Italia, secondo i dati forniti dall’ultimo Dossier Statistico Immigrazione del Centro Studi e Ricerche IDOS. Il volume è stato presentato giovedì 29 ottobre in 20 città italiane.

Ciò che emerge dall’indagine sugli immigrati in Italia, come spesso accade, è un capovolgimento della maggior parte dei luoghi comuni che attanagliano la percezione e il racconto dell’immigrazione del nostro Paese.

Per approfondire: Tre luoghi comuni sugli immigrati smentiti con i numeri

COSA DICONO I NUMERI SULL'IMMIGRAZIONE IN ITALIA

Per questo, sulla base dei dati rilasciati da IDOS, proviamo a tracciare 10 punti fermi da cui partire per raccontare il fenomeno migratorio in Italia.

  1. Di oltre 240 milioni di migranti stimati nel mondo, gli immigrati residenti in Italia sono 5 milioni e 14mila, contro 5 milioni di emigrati dal nostro Paese. Nel corso del 2014, questi ultimi sono cresciuti più degli immigrati (155mila contro 92mila).
  2. Nel corso degli ultimi due anni, è aumentato il numeri di cittadini italiani con un passato migratorio: sono stati quasi 130mila nel solo 2014.
  3. La crisi ha determinato il mancato rinnovo nel nostro Paese di 155mila permessi di soggiorno, senza però frenare la tendenza all’insediamento stabile. Quasi 6 cittadini non comunitari su 10 sono titolari di un permesso di soggiorno a tempo indeterminato.
  4. I minori e le donne hanno accentuato la loro incidenza (rispettivamente pari al 22 e al 53%), a testimonianza del carattere familiare assunto dalla presenza immigrata.
  5. I figli degli immigrati nati in Italia e gli stranieri diventati cittadini italiani sono realtà importanti. Ciascuna conta circa 800mila unità.
  6. Nelle scuole, gli studenti italiani continuano a diminuire, mentre sono in crescita dell’1,4% quelli stranieri: incidono sul 9,2% del totale degli iscritti.
  7. L’età media degli immigrati, infatti, è notevolmente più bassa di quella degli italiani: 31 anni contro 44. Un dato che aiuta a capire il risibile impatto sulle prestazioni pensionistiche e previdenziali (rispettivamente 0,2% e 1,4%).
  8. Un dato, quest’ultimo, che conferma l’incidenza economica positiva degli immigrati sull’economia italiana. Il bilancio, tra entrate e uscite, è in positivo per 3,1 miliardi di euro.
  9. A livello penale, l’andamento degli stranieri è più virtuoso rispetto a quello degli italiani: nel periodo 2004-2013 le denunce contro gli stranieri, nel frattempo raddoppiati, sono diminuite del 6,2%, mentre sono aumentate del 28% quelle contro gli italiani.
  10. Le rimesse che gli immigrati inviano nei propri stati di origine sono un sostegno estremamente consistente. Parliamo di 436 miliardi di euro inviati nei Paesi in via di sviluppo, di cui 5,3 miliardi dall’Italia.

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