Cosa stiamo facendo: raccontare ai potenziali migranti i rischi del viaggio
Uno dei pilastri su cui si basa la campagna Stop Tratta è raccontare ai potenziali migranti i rischi del viaggio. Gli eventi di sensibilizzazione tra Ghana, Senegal, Costa d’Avorio, Nigeria ed Etiopia sono già iniziati.
Il 25 novembre, a Dakar, è stato organizzato un incontro al “Centre Kër Don Bosco”, il centro giovanile dei salesiani nella capitale del Senegal. Un centinaio di ragazzi sono stati raggruppati per parlare di migrazione.
“Abbiamo iniziato con un gioco – ci racconta Miguel Norman Metanmo, volontario del VIS -. Abbiamo fatto delle domande sulla migrazione per verificare la loro preparazione sul tema, dando in palio delle magliette con il logo Stop Tratta”.
I ragazzi, in un clima di festa, sono stati ‘interrogati’, insomma, sull’immigrazione clandestina e sui rischi del viaggio. Le risposte migliori sono state premiate. “Abbiamo riscontrato una buona partecipazione, con circa un centinaio di ragazzi tra i 12 e i 20 anni”, continua Miguel.
Dopo il gioco, il volontario del VIS ha preso la parola per raccontare cosa VIS e Missioni Don Bosco vogliono fare con la campagna Stop Tratta. “Ho spiegato loro che stiamo perdendo tanti giovani che potrebbero essere utili al Paese – conclude Miguel -. Vogliamo lavorare insieme con progetti concreti per aiutare i giovani a costruirsi un futuro nella loro terra”.