Stop tratta, presentata la campagna VIS- Missioni Don Bosco
La metà dei potenziali migranti, in media, non considera la morte un rischio del viaggio verso l’Europa. La campagna Stop Tratta è partita con la presentazione del 1° Rapporto elaborato da VIS e Missioni Don Bosco sulle migrazioni dall'Africa Sub-Sahariana, con particolare riferimento a Ghana, Senegal e Costa d'Avorio.
Campagna #StopTrattaFermiamo il traffico di esseri umani.Costruiamo un'alternativa alla migrazione.
Posted by StopTratta on Martedì 13 ottobre 2015
UN POTENZIALE MIGRANTE SU DUE NON TEME LA MORTE
Dalla ricerca, condotta sul campo su un campione in media di circa 500 potenziali migranti per Paese, è emerso che l'80% dei ghanesi intervistati pensa che la morte non sia un pericolo del viaggio verso l'Europa, contro il 50% dei senegalesi e il 40 degli ivoriani. In media, tra i tre Paesi, circa un migrante su due. I potenziali migranti economici sono in media il 60%. Dalle interviste è inoltre emerso come la maggior parte dei giovani sia decisa a partire per l'Europa per ragioni di studio e lavoro, con una percentuale che si aggira intorno al 60% per tutti e tre i Paesi.
LA CAMPAGNA STOP TRATTA: CONTRO IL TRAFFICO DI ESSERI UMANI
I dati del rapporto sulle migrazioni sono stati illustrati durante la presentazione della campagna “Stop-Tratta – Qui si tratta di essere/i umani”, realizzata da Missioni Don Bosco e VIS e rivolta a 5 Paesi di origine e transito dell’Africa Sub-Sahariana (Ghana, Senegal, Nigeria, Costa d’Avorio ed Etiopia).
Giovanni Maria Flick, pres. Corte Costituzionale: Raccontare la verità è importante, i trafficanti ingannano sempre i migranti. #StopTratta
— StopTratta (@StopTratta) 13 Ottobre 2015
“È importante superare la concezione dell’immigrazione come emergenza costante e tema di sicurezza e di ordine pubblico, è prima di tutto un problema di dignità umana - ha sottolineato Giovanni Maria Flick, Presidente emerito della Corte Costituzionale -. In Italia la normativa ha un notevole spirito di apertura, ma c’è ancora ambiguità: bisogna superare il concetto di esclusiva distinzione tra migranti economici e richiedenti asilo e includere anche i migranti ambientali”.
Apre Nico Lotta, pres. @OngVIS Un obiettivo di #StopTratta è rendere consapevoli i migranti dei rischi del viaggio. pic.twitter.com/oP3nDOZCpq
— StopTratta (@StopTratta) 13 Ottobre 2015
Oltre al presidente emerito della Corte costituzionale, hanno partecipato alla conferenza il presidente del VIS Nico Lotta, Giampietro Pettenon (Presidente Missioni Don Bosco), Jean Paul Muller (Economo generale dei Salesiani di Don Bosco) e il giornalista e scrittore Gian Antonio Stella.
“La campagna Stop-Tratta durerà dai tre ai cinque anni, durante i quali organizzeremo una presenza concreta dei Salesiani nell’Africa Subsahariana – hanno commentato Giampietro Pettenon e Nico Lotta -. Possiamo costruire un’alternativa anche attraverso l’informazione, bisogna raccontare la verità a chi, come i giovani, viene spesso ingannato sui prezzi, sulle modalità e sui rischi dei viaggi”.
STELLA: "INIZIATIVA SACROSANTA: ROMPERE IL MURO DELL'INDIFFERENZA"
“Spesso dimentichiamo i dati impressionanti dell’esodo italiano, anzi abbiamo cancellato dalla nostra memoria quel fenomeno terrificante – ha detto Stella -. La tratta dei migranti è un tema fondamentale e il nostro passato è determinante per capire di che stiamo parlando: l’iniziativa del VIS e Missioni Don Bosco è sacrosanta e rompe quel muro di indifferenza che abbiamo visto in occasione delle grandi tragedie del mare.