Una donna balla sulla musica di un violino suonato dall'altra parte del mondo. Questo è un cinema "senza frontiere"
Una donna mediorientale vive in una caotica e grigia città cosmopolita. Un uomo sfreccia su una bicicletta in un deserto che è cromaticamente l’opposto. La donna, alla vista dell’unico spiraglio di sole al quale è concesso di penetrare la folta coltre di palazzi e costruzioni avveniristiche balla, stregata da una musica che sente solo lei. Dall’altra parte del mondo, in una casa distrutta dalle bombe, l’uomo della bici suona un violino. I due sono collegati anche se appartengono ormai a mondi differenti.