Come si festeggia Don Bosco a Dakar

Ancora una testimonianza di Michel Metanmo, una delle persone che, per il VIS, è impegnata nel volontariato in Africa per il progetto Stop Tratta per contrastare il traffico di esseri umani.

La Festa di Don Bosco è diventata un'occasione speciale anche a Dakar. Ieri, 31 gennaio, al Kër Don Bosco della capitale del Senegal i missionari salesiani hanno organizzato una vera e propria 'mega-festa' per celebrare questa importante ricorrenza.

Un'istantanea dal Centro Don Bosco di Nord Foire, a Dakar

Pubblichiamo di seguito la testimonianza di Michel Metanmo, una delle persone impegnate nel volontariato in Africa per il VIS Stop Tratta.

Mi trovo da qualche giorno a Dakar, al centro Don Bosco di Nord Foire, una delle aree più depresse della città. Qui, abbiamo circa 140 allievi, che hanno la possibilità di seguire lezioni per il rafforzamento scolastico, una visita medica annuale e un rinforzo alimentare settimanale.

L'Africa occidentale crescerà del 7,2% nel 2016

DAKAR - Una crescita del Pil del 7,2% nel 2016. Sono le stime per l'Africa occidentale dell’Unione economica e monetaria ovest-africana (Uemoa), che prevede per quest'anno un rialzo rispetto al 6,6% del 2015.

A riferire queste stime è stato il senegalese Amadou Ba, presidente del Consiglio dei ministri dell’organismo regionale, durante un intervento alla diciannovesima sessione della Conferenza dei capi di Stati e di governo dell’Uemoa tenutasi a Cotonou, in Benin.

Dalla Guinea a Dakar: una storia di migrazione interna

Pubblichiamo di seguito la prima testimonianza di Gianpaolo Gullotta, una delle persone impegnate nel volontariato in Africa per il VIS.

Mi trovo di nuovo a Dakar, a seguire un atelier di VIA Don Bosco, ONG belga che lavora nel campo della formazione professionale. Viviamo qui al centro Ker Don Bosco di Dakar, centro che conosco molto bene, e mangiamo anche qui. Tutti i pasti vengono cucinati e serviti dagli allievi della scuola professionale di cucina del centro Don Bosco.

Traffico di esseri umani, un business da 5 miliardi di euro nel 2015

Il traffico di esseri umani ha fruttato tra i 3 e i 6 miliardi di dollari nel 2015. Sono queste le cifre rivelate in un’intervista al quotidiano britannico Independent on Sunday dal numero uno dell’Europol Rob Wainwright.

Ogni singolo migrante, secondo le stime della Polizia europea, ha pagato tra i 3 e i 6mila dollari per tentare il viaggio della fortuna e fuggire, così, da povertà e guerra.

I bus privati di Dakar

Hanno disegni e colori variopinti su fondali bianchi e gialli, e sgasano tra nubi azzurrine. Si chiamano come una filastrocca per addormentare i bambini "Ndiaga ndiaye", che in realtà è il nome del loro inventore, se così si può dire. I bus privati o taxi collettivi di Dakar hanno l'aspetto di vecchi pulmini scalcagnati e poetici. Trasportano ogni giorno migliaia di donne e uomini per le strade della città, verso le banlieu e i villaggi.

Il calcio ovunque. Un racconto da Dakar

Amare il Senegal significa anche specchiarsi nello stesso amore per il calcio che c'è in Italia. Ritrovare la stessa passione. Un amore meno tossico, meno inquinato dai soldi che innervano il football in ogni suo aspetto, meno urlato. Certo un amore che è anche molto interessato quello dei senegalesi per il pallone. I calciatori che hanno fatto fortuna in Europa sono star.

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