COMUNICATO STAMPA - UN MIGRANTE SU DUE NON CONOSCE I RISCHI DEL VIAGGIO PER L'EUROPA E SEI SU DIECI SI MUOVONO PER MOTIVI ECONOMICI

Non sanno a cosa vanno incontro. Spesso non conoscono il deserto o non sanno nuotare. Sono mossi da necessità di tipo economico. È questo il ritratto dei potenziali migranti che emerge dal 1° Rapporto elaborato da VIS e Missioni Don Bosco sulle migrazioni dall'Africa Sub-Sahariana, con focus su Ghana, Senegal e Costa d'Avorio.

I rischi del viaggio verso l'Europa dividono i potenziali migranti africani. Solo il 20% dei giovani ghanesi ritiene infatti la morte un pericolo concreto, contro il 63% degli ivoriani e il 50% dei senegalesi.


  • 30 Set, 2015
  • Senegal

“I montoni, il mio gregge”. Alioune è disteso sulla spiaggia, a Lampedusa, il suo viaggio è terminato. Ma nella mente risuona il rumore degli zoccoli, l’odore che sembra restarti addosso sempre, in quelle giornate calde, quasi infuocate, a Tambacounda.

DA TAMBACOUNDA A LAMPEDUSA

Alioune aveva un gregge di montoni. Una vita tranquilla, intervallata da una routine quasi rituale, rassicurante. Ma il sogno è l’Europa. O meglio, andare in Europa, racimolare qualche soldo e tornare a Tambacounda. Magari per costruire una nuova casa, più grande, in grado di ospitare tutta la sua famiglia di 18 persone.

Cosa ha detto Papa Francesco sui migranti

“Gesù, Maria e Giuseppe hanno sperimentato che cosa significhi lasciare la propria terra ed essere migranti”. È il 24 settembre del 2013 e a parlare è Jorge Mario Bergoglio, da circa 6 mesi Papa Francesco. Il Pontefice parla dei migranti, li paragona alla Sacra Famiglia, invitando i fedeli a “superare pregiudizi e precomprensioni“.

Ritratto di c.lombardi

Dove

 

Costa d’Avorio, Etiopia, Ghana, Nigeria, Senegal

Strage nel canale di Sicilia: VIS e Missioni Don Bosco insieme per contrastare la tratta degli esseri umani

20 aprile 2015

Strage nel canale di Sicilia:
VIS  e Missioni Don Bosco insieme per contrastare la tratta degli esseri umani

"Arrabbiarsi o indignarsi non serve più. Fare accoglienza in Europa è doveroso. Ma non basta. Occorre intervenire anche nei paesi di origine dei migranti". Queste le prime riflessioni di Nico Lotta, presidente della ong VIS, dopo l'ecatombe di migranti nel Mediterraneo avvenuta nella notte tra sabato e domenica.

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