UNA CITTÀ SOTTO SCACCO, LE STRADE NERE DI ABIDJAN

Continua il nostro lavoro di ricognizione, verifica e valutazione della situazione nelle diverse aree dell’Africa subsahariana occidentale per capire quali siano le aree maggiormente a rischio per l’insorgere di fenomeni migratori e come intervenire. Gianpaolo Gullotta è appena arrivato in Costa d’Avorio e ci racconta il suo primo impatto con il Paese.

Una città “en panne” ho trovato appena sono sbarcato nella caotica Abidjan (Costa d’Avorio).

Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato 2017

Il 15 gennaio 2017 si è celebrata la 103° Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, dedicata a migranti minori non accompagnati. L’attenzione della Giornata è stata, quindi, focalizzata sulla realtà dei migranti minorenni, specialmente quelli soli. Papa Francesco ha sollecitato “tutti a prendersi cura dei fanciulli che sono tre volte indifesi perché minori, perché stranieri e perché inermi, quando, per varie ragioni, sono forzati a vivere lontani dalla loro terra d’origine e separati dagli affetti familiari”.

Sensibilizzazione ed educazione in Liberia per contrastare l'illusione del sogno americano

La migrazione umana è un fenomeno storico che è perdurato per secoli e ha portato alla nascita di diverse nazioni del mondo attuale. Anzi, ancora di più, i flussi migratori hanno causato la crescita e la prosperità di molti di questi paesi. Oggi, quando sentiamo parlare di migrazione, è soprattutto nel contesto dell’attuale esodo di persone da diverse parti del mondo, specialmente dall’Africa e dal Medio Oriente, verso l’Europa.

In Tigray, Etiopia per fermare il traffico di esseri umani

logo AICSTra le montagne del Tigray orientale, e con temperature non propriamente africane, proseguono le attività del progetto VIS (capofila del consorzio con CISP, CCM e CIAI), finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, denominato Strategia e opportunità: servizi di base integrati e promozione dell’occupazione contro la migrazione irregolare nella Regione del Tigray

A nuoto per raggiungere la costa, ma erano ancora in Libia

Dopo diversi giorni trascorsi in mare in balìa delle onde, alcuni migranti partiti dalla Libia, avvistano la terra ferma. Un frammisto di gioia, emozione e trepidazione.

Si tuffano in mare sperando così, di raggiungere la salvezza, la nuova vita; alcuni di loro muoiono annegati in mare, annaspando nelle poche decine di metri di acqua che li separano dalla spiaggia. Solo quando i sopravvissuti raggiungono stremati la costa si rendono conto, con disperazione, di essere ancora in Libia.

Aruna e il suo sogno infranto di diventare meccanico

Diventare meccanico in un altro Paese. Una passione sfrenata per i motori delle due ruote, soprattutto della Ducati come ha raccontato, e il sogno di una vita nuova hanno spinto il giovane diciottenne a lasciare il proprio Paese. Partito dal Burkina Faso, Aruna non sapeva cosa l’avrebbe aspettato: non sapeva cosa fosse il mare, non lo aveva mai visto e tanto meno sapeva nuotare. Così, dopo aver pagato 1.500 Euro agli scafisti, è salito insieme agli altri “fortunati” a bordo del barcone.

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